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domenica 29 marzo 2009

Recensione di THE WRESTLER

THE WRESTLER
La capacità di cambiare, di guardare indietro per trovare la forza di andare avanti è qualcosa che tutti dovrebbero imparare, ma non è mai facile. E il protagonista, vincitore di tanti incontri di wresting, è un perdente cronico nella vita. Egli prova a cambiare, cercando altri mestieri, intrecciando nuove relazioni e cercando di riallacciare quelle vecchie, ma finisce sempre per rovinare tutto. Mickey Rourke incarna questa sconfitta, la lotta per la vita che si trasforma in triste rassegnazione, tra finzione e realtà. L’alternanza tra finzione e realtà è suggerita anche da uno stile documentaristico, con fotografia sporca e un’insopportabile camera a mano. Il film è tutto per lui, Mickey Rourke, ma non sotto forma di tributo. L’attore infatti si sottomette docilmente alle esigenze del copione, in tutta la sua umiltà e con tutta la dignità e l’autoironia possibile, trasmettendo un grande senso di tristezza. Al suo fianco un ottimo duo di attrici : Even Rachel Wood, alle prese col personaggio mal abbozzato della figlia e Marisa Tomei nei panni di una lap dancer che sembra offrirgli una nuova possibilità.
VOTO : 7,5

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