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martedì 17 dicembre 2013

Il ritorno di Gondry

MOOD INDIGO -LA SCHIUMA DEI GIORNI
(L'écume des jours)
di Michel Gondry
con Romain Duris, Audrey Tatou, Omar Sy, Gad Elmaleh
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TRAMA
Colin è un ricco ragazzo pieno di vita che vive col domestico filosofo Nicolas e un topo. Una sera conosce Chloé, la sposa poco dopo, ma la loro love story appena bocciata è subito minacciata dalla malattia che colpisce la giovane sposa.....
RECENSIONE
Trasposizione del romanzo del 1947 di Boris Vian che Michel Gondry ha descritto come fondamentale per la sua formazione, il film meraviglia fin da subito per il tripudio di colori ed effetti speciali che creano un mondo irreale, magico e fantasiaso come non se ne vedevano da tempo. Peccato che questo involucro così appariscente finisca per soffocare i sentimenti dei due pur bravissimi protagonisti: una ritrovata Audrey Tatou, sempre a suo agio in film ad alto tasso poetico e Romain Duris, garanzia del cinema d'oltralpe che regala ogni volta grande interpretazioni. 
Al di là della storia in sé, inverosimile e irreale, il romanzo di Vian si concentrava sulla forza dell'amore, capace di essere inebriante all'inizio e straziante quando finisce o fa soffrire. Per rappresentare questa storia il film inizia coloratissimo e finisce in bianco e nero, stupisce lo sguardo dello spettatore con trovate visive avvincenti ma non è del tutto capace di restituire la forza drammatica necessaria a lasciarsi travolgere anche col cuore.
VOTO: 6,5


3 commenti:

  1. non un film perfetto, però al mio cuoricino è riuscito ad arrivare abbastanza :=)

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  2. Non ho letto il libro, quindi non faccio paragoni, ma il film mi è davvero piaciuto poco. Penso che l'immaginario di un autore dovrebbe essere un collante coi sentimenti dei personaggi della sua storia (qui tutti abbastanza antipatici) e non deve averne la meglio, altrimenti diventa solo bieco e inutile manierismo che, nella sua ostentata ricerca della stupefazione a tutti i costi, finisci anche per diventare monotono in quel contesto (quante volte lo faranno il giochetto della stretta di mano?)

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  3. Michel Gondry mi attira sempre.
    Gran bel film, non il migliore ma decisamente ok!

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